Riceviamo e volentieri pubblichiamo questo comunicato giuntoci tramite l’ambasciata della RPD di Corea.
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Di recente, gli Stati Uniti si stanno lasciando andare a vociferazioni inaudite circa una “minaccia cibernetica” da parte della RPDC.
Sappiamo bene che il fine ultimo degli Stati Uniti è deturpare l’immagine del nostro Stato e creare un pretesto per provocarci impiegando una nuova leva chiamata “minaccia cibernetica” insieme alla questione nucleare, ai missili, ai “diritti umani”, alla “sponsorizzazione del terrorismo” e al “riciclaggio di denaro”.
I passati incidenti di cyber attacchi che gli USA hanno ascritto a noi sono stati chiaramente dimostrati essere atti di hacker internazionali e persino gli esperti statunitensi lo hanno confermato.
Non sono altro che gli Stati Uniti a non esitare di abusare persino della moderna civilizzazione, creazione dell’umanità, quale mezzo per complotti e diffamazioni allo scopo di macchiare i paesi “non di loro gradimento” con ogni sorta di calunnie e sciagure.
Simili farse da parte degli Stati Uniti non sono niente di nuovo per noi.
Detta in modo chiaro e tondo, il nostro Stato non ha niente a che vedere con tutto ciò che gli Stati Uniti sostengono essere una “minaccia cibernetica”.
Gli USA dovranno rendersi conto che logori complotti e diffamazioni inventati continuamente da loro stessi non funzioneranno più con la comunità internazionale.
Pyongyang, 28 maggio Juche 109 (2020)