L’Esercito Popolare di Corea ha testato dei lanciamissili reattivi

Pyongyang, 20 febbraio (KCNA) — Varie subunità di artiglieria a lunga gittata sotto l’Esercito Popolare di Corea sul fronte occidentale, adibite ai lanciamissili reattivi, hanno condotto un’esercitazione alle 7 del mattino di lunedì.

Gli Stati Uniti e le marionette sudcoreane hanno effettuato un’altra esercitazione aerea congiunta con più di dieci aeroplani di guerra, tra cui il cacciabombardiere strategico B-1B e il caccia stealth F-35, il 19 febbraio.

I nemici stanno continuamente facendo ricorso a tali dimostrazioni militari, senza nascondere il fatto che quest’ultima è stata eseguita in risposta al test dell’ICBM da parte della RPDC il 18 febbraio.

Gli americani e i fantocci sudcoreani hanno già svolto simili esercitazioni aeree congiunte diverse volte in questo solo anno, inasprendo le tensioni militari.

I nemici pensano, così facendo, di dimostrare le loro capacità difensive congiunte e la loro posizione attraverso la subitanea introduzione di una forza di combattimento mirante a una deterrenza allargata, dichiarando che continueranno anche in futuro ad aumentare la frequenza e l’intensità dello schieramento di mezzi strategici statunitensi in Corea del Sud.

A seguito dell’ordine di condurre un test dimostrativo di forza, le relative subunità dell’artiglieria a lunga gittata dell’EPC, adibite ai lanciamissili reattivi, hanno definito dei bersagli virtuali a 395 e 337 chilometri rispettivamente di distanza dai punti di lancio e hanno sparato due proiettili di 600 millimetri dai lanciamissili reattivi verso il Mar Orientale al mattino del 20 febbraio.

Contemporaneamente, altre subunità hanno condotto un addestramento di gestione dell’arma nei tunnel senza sparare realmente.

Il lanciamissili da 600 mm coinvolto nel test è l’ultimo modello di sistema d’arma offensivo di precisione dell’EPC. Si tratta di un mezzo d’assalto nucleare tattico che vanta una grande potenza, abbastanza incisiva da richiedere un solo lanciamissili con quattro proiettili per distruggere un intero aeroporto operativo del nemico.

Alla cerimonia di donazione svoltasi alla fine del dicembre scorso, l’Accademia delle Scienze della Difesa e l’Istituto di Armi Nucleari hanno espresso la loro convinta opinione per cui la potenza di quattro proiettili sparati da un lanciamissili reattivo può radere al suolo un aeroporto operativo nemico così da paralizzarne le funzioni.

Attraverso il test di oggi, che ha visto l’impiego di enormi lanciamissili reattivi, mezzi di offensiva nucleare tattica, l’EPC ha pienamente dimostrato la sua totale prontezza alla deterrenza e la sua volontà di contrastare le esercitazioni congiunte aeree degli americani e dei sudcoreani, che si vantano tanto della loro superiorità in cielo.

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