Kim Yu Chol – Che cosa mostra l’attuale situazione in Ucraina?

È passato un anno da quando la Russia ha lanciato l’Operazione militare speciale in Ucraina.

Il desiderio di sempre dell’umanità è quello di vivere in un mondo pacifico, libero da conflitti armati e guerre.

L’attuale situazione in Ucraina, ben lontana da questo nobile ideale dell’umanità, ci dice chiaramente chi è l’arcicriminale che semina discordie e conflitti in varie parti del mondo e minaccia la pace globale e la sicurezza, nonché l’esistenza del genere umano.

Un risultato inevitabile delle pratiche di prevaricazione ed egemonismo

Affermare che ciò che sta accadendo in Ucraina, per l’inquietudine e la preoccupazione della comunità internazionale, abbia avuto origine un anno fa o nel 2014, col colpo di Stato che si verificò in quel Paese, sarebbe una posizione estremamente miope e limitativa.

Chiunque s’intenda di questioni internazionali e abbia una normale capacità di discernimento, comprenderà facilmente che il presente stato di cose in Ucraina non è una sfida improvvisa e a breve termine all’umanità, ma una crisi inevitabile e di lungo respiro che è stata sobillata sin dagli anni ’90 col confronto tra l’Unione Sovietica e gli Stati Uniti nel contesto della guerra fredda.

Com’è noto, la NATO, che sin dalla propria nascita aveva preso di mira l’Unione Sovietica quale suo bersaglio strategico, venne meno alla promessa formulata durante un negoziato con quest’ultima a proposito dell’unificazione della Germania che non avrebbe allargato di un millimetro la propria alleanza, salvo poi ammettervi 14 Paesi nell’Europa orientale, nei Balcani e sul mar Baltico in cinque occasioni dopo il crollo dell’Unione Sovietica. Adesso parla perfino di farvi entrare l’Ucraina, che confina con la Russia.

È un fatto noto a tutti che la politica sulla “avanzata a est” della NATO, seguita dagli USA e dall’Occidente, mira in ultima analisi a frazionare e indebolire la Russia, succeditrice dell’Unione Sovietica, impedendole di risollevarsi, col rafforzamento del cordone sanitario attorno a essa.

La Russia ha ripetutamente avvertito gli Stati Uniti e la NATO circa la pericolosità delle loro manovre, ma questi hanno sistematicamente distrutto l’ambiente di sicurezza regionale, ignorando persistentemente le legittime e giuste richieste della prima e tentando apertamente di schierare un sistema d’arma offensivo in Ucraina.

La Russia formulò rispettivamente agli USA e alla NATO, nel dicembre 2021, la proposta di firmare un trattato che riflettesse le sue legittime richieste di sicurezza, come la cessazione dell’espansione verso est della NATO (ivi incluso l’ingresso dell’Ucraina in essa) e la messa al bando dello schieramento di sistemi d’arma offensivi nei Paesi vicini alla Russia, ma quegli fecero orecchie da mercante.

In ultima analisi, si può ritenere che la politica egemonica perseguita dagli Stati Uniti e dall’Occidente, i quali hanno ripetutamente fatto ricorso a minacce militari e politiche di pressione anziché considerare la Russia come un vero interlocutore e un vicino con cui coesistere, ha obbligato quest’ultima a dare avvio a delle azioni militari preventive per rimuovere una volta per tutte le minacce armate esterne verso di essa.

È assurdo che gli americani e gli occidentali etichettino la Russia come “aggressore”, “Stato criminale di guerra” e “distruttrice della pace” quando parlano della situazione ucraina che essi stessi hanno creato, e dopo aver gettato diversi Paesi in un vortice di discordia nazionale, antagonismi e conflitti armati con pretesti irragionevoli.

La reale intenzione nel gettare benzina sul fuoco

Poco tempo fa, il Servizio di intelligence internazionale russo ha annunciato che gli Stati membri della NATO hanno fornito 440 carri armati, 1.510 veicoli di fanteria da combattimento, 665 pezzi di artiglieria e oltre 1,8 milioni di proiettili all’Ucraina in tutto. Il Dipartimento della difesa degli USA ha ammesso anche di aver inviato a quest’ultima armi per 29,8 miliardi di dollari dal febbraio dello scorso anno.

È quanto basta per armare di tutto punto un Paese in vista di una guerra totale.

Gli americani insistono che il proprio massiccio sostegno in armi alle autorità di Kiev mira a far sì che l’Ucraina si difenda dalla “aggressione” della Russia. Ma questo non è altro che un sofisma puro che non potrebbe ingannare neanche un bambino.

Come ritenuto dagli esperti di questioni internazionali, la vera intenzione dell’ingente offerta americana di attrezzature militari all’Ucraina in combutta coi loro alleati è quella di trascinare passo dopo passo quest’ultima in una guerra per procura contro la Russia al fine di sconfiggerla ad ogni costo.

Si tratta inoltre di soddisfare gli interessi dei monopoli delle armi negli Stati Uniti e far ulteriormente degenerare la situazione regionale approfittando della situazione in Ucraina, per mantenere in tal modo i Paesi europei sotto il loro controllo, conservandovi la posizione di comando.

Un vecchio proverbio dice che i combattimenti si fermano e gli incendi si spengono.

Ma è quel Paese d’oltreoceano che risponde al nome di Stati Uniti a bloccare continuamente il dialogo e i negoziati tra Ucraina e Russia per la risoluzione pacifica della situazione.

Non a caso si è detto, all’ultima Conferenza di Monaco sulla sicurezza, che vi sono forze le quali non vogliono la realizzazione di un negoziato di pace o di una tregua poiché hanno un ambizioso obiettivo strategico ulteriore che non tiene minimamente conto del sacrificio degli ucraini e delle perdite dell’Europa.

Gli Stati Uniti, che stanno facendo scorrere sangue in Ucraina e portando nubi di guerra rifornendola di un gran numero di armi letali e attrezzature di vario tipo, hanno deliberatamente fabbricato e diffuso voci per le quali “alcuni Paesi forniscono armi alla Russia”, anziché riflettere e pentirsi dei propri crimini amorali. A tanto giungono il doppiopesismo e la spudoratezza degli americani.

Se costoro continuano a lanciarsi nella sconsiderata campagna di sostegno militare all’Ucraina, provocheranno inevitabilmente delle contromisure ancor più potenti da parte della Russia, aggraveranno la situazione della sicurezza regionale e aumenteranno il pericolo di un conflitto militare russo-americano.

Non c’è pertanto alcuna garanzia che questo conflitto militare non condurrà a una nuova guerra mondiale oltre l’Europa, minacciando l’esistenza dell’intera umanità.

Seguire gli americani porta alla rovina

Russia e Ucraina non sono soltanto due Paesi vicini.

Esse sono inseparabili per via della loro storia, cultura, lignaggio, fede religiosa ecc. Non c’è quindi da meravigliarsi se si dice che i popoli dei due Paesi appartengono alla stessa nazione.

Tuttavia, l’Ucraina oggi si trova nell’occhio del ciclone di una guerra, con le armi puntate verso la Russia. Questo perché la prima ha riposto le proprie sorti in una linea di servilismo e sottomissione verso gli Stati Uniti.

Dietro istigazione di questi ultimi, l’Ucraina ha oppresso i cittadini russofoni e i compatrioti nel Donbass, ha calpestato i suoi secolari legami culturali con la Russia, ha negato la storia della Seconda guerra mondiale e ha resuscitato il nazismo. È questo che ha causato la tragedia a cui assistiamo.

Non era un destino inevitabile.

Se l’Ucraina non si fosse scriteriatamente fatta scudo della politica americana di ostilità antirussa, ma avesse promosso la riconciliazione e l’unità coi suoi vicini, che sono quasi suoi compatrioti, rigettando gli sporchi tentacoli americani, la situazione non avrebbe raggiunto il grado di gravità in cui è adesso.

Gli Stati Uniti, emersi a suon di aggressioni e ingrassatisi sulle guerre, sono un impero del male che calpesta senza alcuna esitazione la sicurezza e gli interessi non soltanto degli Stati ad essi ostili, ma anche dei propri alleati, unicamente per i propri scopi egoistici.

Il gruppo di traditori che prolunga la propria agonia aggrappandosi alle gonnelle degli americani, che potrebbero essere fatte a pezzi in ogni momento, dovrebbe sbarazzarsi quanto prima del proprio servilismo filoamericano e risolvere pacificamente l’attuale crisi per salvare le proprie sorti, per non parlare di quelle dei suoi cittadini.

L’attuale situazione in Ucraina dimostra chiaramente, ancora una volta, che la pace nel mondo non s’instaurerà mai a meno che non si metta fine alle pratiche prevaricatorie e arbitrarie e alle avide politiche d’aggressione degli Stati Uniti, i quali non si fanno scrupolo di sabotare la pace e la sicurezza di uno Stato sovrano al fine di mantenere la propria posizione egemonica.

Gli USA, pur tardivamente, dovrebbero tornare in sé.

Se insistono nell’impudenza di minacciare la sovranità e la sicurezza di altri Paesi con la forza delle armi, istigando le proprie marionette col sinistro obiettivo di rovesciare Stati sovrani che non obbediscono al loro volere, verranno inceneriti dal fuoco che essi stessi hanno attizzato.

Fonte: Ministero degli Esteri della RPDC

Pubblicità

Un pensiero su “Kim Yu Chol – Che cosa mostra l’attuale situazione in Ucraina?

Rispondi

Effettua il login con uno di questi metodi per inviare il tuo commento:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto Twitter

Stai commentando usando il tuo account Twitter. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...