La verità su di un periglioso viaggio di guerra nucleare
Pyongyang, 30 aprile (KCNA) — Di recente, il traditore fantoccio Yun Sok Yol ha attraversato l’Atlantico in direzione degli Stati Uniti.
Tale viaggio, mirante alla definizione di un piano sinistro tra il padrone e il servo per annientare la RPDC, è il più ostile, aggressivo e provocatorio, oltre a rappresentare un pericolo di guerra nucleare.
Gli Stati Uniti e i fantocci sudcoreani hanno considerato la proposta per l’elevazione della praticità della “deterrenza allargata” americana quale punto principale della discussione ai cosiddetti “colloqui al vertice” e hanno tramato sul problema del rafforzamento della cospirazione contro la RPDC. Dopodiché, hanno fabbricato e annunciato la “Dichiarazione di Washington” e una “dichiarazione congiunta”.
La “Dichiarazione di Washington” sull’elevazione della praticità della “deterrenza allargata” fornita dagli Stati Uniti è un prodotto tipico dell’odiosa politica ostile verso la RPDC.
Una semplice occhiata ai due principali contenuti della parte essenziale della “Dichiarazione di Washington” rivela chiaramente lo schema infido degli americani.
Con tematiche come la creazione di un “Gruppo consultivo nucleare” volto a consentire ai fantocci sudcoreani di prendere parte attiva alle consultazioni sull'”impiego di armi nucleari” e sul rafforzamento della “deterrenza allargata” tramite l’espansione dello schieramento di risorse strategiche statunitensi nella penisola coreana, tra cui un sottomarino nucleare strategico, e il miglioramento delle esercitazioni militari congiunte e degli addestramenti simulati, chiunque può ben rendersi conto che costoro stanno rendendo una guerra nucleare contro la RPDC un fatto compiuto.
Finora, molti colloqui, confidenziali e non, si sono svolti tra gli americani e i fantocci e ogniqualvolta hanno avuto luogo è seguita la pubblicazione di documenti pieni di frasi bellicose. Ma non vi è alcun precedente per il quale la RPDC sia stata pubblicamente designata davanti al mondo come bersaglio per un attacco nucleare e si sia dichiarato nudo e crudo il regolare e sostenuto schieramento di risorse nucleari strategiche nella penisola coreana, come questa volta.
Anche la “dichiarazione congiunta” è in ciò assolutamente identica per quanto attiene al pericoloso complotto di guerra nucleare mascherato con l’insegna della sicurezza, come testimoniato dall’Accordo di Cooperazione sulla Cibersicurezza Strategica tra gli Stati Uniti e i fantocci e confermato dalla “cooperazione trilaterale rafforzata” tra gli Stati Uniti, i fantocci sudcoreani e il Giappone e dalla loro condivisione in tempo reale di informazioni sulla RPDC, nonché dai regolari addestramenti militari per una più efficace “deterrenza e risposta” alle “minacce nucleari e missilistiche” di quest’ultima.
Tramite ciò, gli Stati Uniti e i fantocci sudcoreani hanno reso più chiaro il loro schema d’invasione della RPDC.
Fino ad oggi gli USA hanno inscenato esercitazioni militari congiunte su larga scala e ogni sorta di addestramenti di guerra contro di essa assieme ai loro vassalli, introducendo varie risorse strategiche e un quantitativo colossale di forze d’aggressione nella penisola coreana e nei dintorni.
Stavolta stipulano di predisporre bombardieri nucleari strategici, gruppi di portaerei nucleari e persino sottomarini nucleari strategici in prossimità delle acque territoriali della RPDC e lo rendono pubblico, parlando di incrementare ulteriormente la “regolare visibilità”, il che significa un regolare e sostenuto schieramento di risorse strategiche nucleari e loro attiva divulgazione. È una situazione su cui non si può in alcun modo sorvolare.
La cosa ancor più grave è che il presidente americano Biden si è permesso di fare osservazioni forsennate e sconsiderate sulla “fine del regime” nei riguardi della RPDC, facendo sempre più baccano a proposito di una “rapida, schiacciante e decisiva risposta” a una conferenza stampa seguita ai colloqui.
La suddetta farneticazione, fatta sotto gli occhi del mondo, di distruggere uno Stato sovrano è un atto disumano che poteva essere compiuto solo dagli Stati Uniti, uno Stato vandalico più unico che raro e un impero del male.
Così facendo, essi hanno smascherato da soli la falsità e l’impudenza dei deliri sul “dialogo”, per i quali essi “non hanno alcuna intenzione ostile” verso la RPDC, e la loro inveterata ostilità verso quest’ultima, che ha raggiunto il parossismo.
L’instabile situazione militare e politica nella penisola coreana, creata dagli incessanti addestramenti di guerra e dal regolare e sostenuto schieramento di risorse strategiche americane sin dall’inizio di quest’anno, ha raggiunto una fase ancor più rischiosa a causa delle recenti “dichiarazioni”, “comunicati” e osservazioni scellerate.
Come mostrano le espressioni retoriche assai ostili e le azioni palesi degli Stati Uniti e dei fantocci, anche in futuro questi hanno in mente di insistere nelle manovre di guerra nucleari contro la RPDC col pretesto di “fornire una deterrenza allargata” e una “alleanza rafforzata”. In una situazione simile, è del tutto naturale che la RPDC rafforzi il suo deterrente militare sulla base del grave ambiente di sicurezza presente e futuro.
La visita del traditore Yun negli USA ha reso possibile la riconferma delle intenzioni ostili degli americani e dei fantocci, che non solo non potranno mai cambiare ma si sono fatte ancor più sfacciate. Questo dimostra che la RPDC non dovrà mai esitare né fermarsi neanche un po’ e neanche per un momento per diventare più forte e più preparata sotto tutti gli aspetti.
Non possiamo non soffermarci sul comportamento vergognoso e disgustoso che il traditore fantoccio Yun Sok Yol ha tenuto durante la sua visita da codardo negli Stati Uniti.
Il traditore ha compiuto delle azioni veramente stupide, come la subordinazione dell’economia della Corea del Sud agli USA, l’ingerenza nei delicati problemi di Taiwan e dell’Ucraina che attengono agli interessi fondamentali dei Paesi vicini e la sua spudoratezza nell’opera di costruzione dell’alleanza militare triangolare con le sue scellerate osservazioni per cui non vi sarebbe la necessità di indagare nel passato del Giappone. Tutti questi fatti mostrano chiaramente la natura servile del paggio che cerca a tutti i costi di guadagnare il favore del suo padrone.
Il vero volto del traditore di prima classe ossessionato dallo scontro coi compatrioti si è rivelato appieno.
Il traditore si è lasciato andare a una sfilza di retorica per cui “la determinazione congiunta con gli Stati Uniti” è importante per contenere la RPDC, “ha piena fiducia nell’impegno americano per la deterrenza allargata” e “risponderà con decisione alla minaccia del nord sulla base di una postura difensiva congiunta più forte”, suscitando il risentimento non soltanto del popolo della RPDC ma di tutti i compatrioti.
Gli atti viscidi e cortigianeschi del traditore fantoccio Yun Sok Yol nei riguardi degli Stati Uniti stanno trasformando la Corea del Sud in un arsenale americano e in un avamposto di guerra nucleare, danneggiando la sicurezza e gli interessi sia della penisola coreana che della regione.
Le perigliose manovre di guerra nucleare degli Stati Uniti e del gruppo di marionette fissato col soffocamento della RPDC, di cui negano l’esistenza, non potrà mai essere perdonato, e pagheranno cara la loro avventatezza.
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Choe Ju Hyon – Cosa c’è dietro l’insistenza sulla “legittimità” dello schieramento di risorse strategiche americane?
Pyongyang, 1 maggio (KCNA) — Choe Ju Hyon, analista di sicurezza internazionale della RPDC, ha pubblicato il seguente articolo il 1° maggio:
La comunità internazionale alza sempre più la voce nella critica della “Dichiarazione di Washington” che stipula la più ostile e aggressiva volontà d’azione contro la RPDC.
La maggior parte dell’opinione pubblica mondiale, tra cui quella dei Paesi vicini, ritiene la dichiarazione “la miccia di un’altra crisi nucleare nella penisola coreana”, “l’accoglienza di un lupo nell’Asia nord-orientale” e “una pericolosa decisione che farà sprofondare la regione in un’ulteriore intensificazione delle tensioni e in un circolo vizioso di corsa al riarmo”, avvertendo delle significative conseguenze negative che ciò comporterà.
Si tratta di un giusto commento della comunità internazionale sull’azione degli Stati Uniti e dei fantocci guerrafondai sudcoreani volto a gettare l’intera regione nell’abisso di una terribile guerra termonucleare, non paghi di fomentare una costante instabilità nella penisola coreana tramite la loro retorica minacciosa e i loro atti militari ostili dettati dall’avidità.
In questa cornice, il 28 aprile gli Stati Uniti hanno istigato il ministro della difesa fantoccio sudcoreano a lanciarsi in un paradosso tale per cui lo schieramento di sottomarini nucleari strategici americani non va contro la “dichiarazione congiunta sulla denuclearizzazione della penisola coreana” e non vi è alcun problema legale in ciò.
A tanto arrivano l’impudenza e la svergognatezza proprie degli Stati Uniti, che non sono secondi a nessuno in bugie e complotti.
Prima di discutere della “legittimità”, è necessario ricordare il fatto ben noto che la farsa dello schieramento di risorse strategiche nucleari orchestrata dagli americani è stata uno dei principali focolai delle tensioni sempre più pesanti nella penisola coreana.
Ciò è chiaramente dimostrato dal fatto che la situazione regionale si aggrava esplosivamente ogniqualvolta dei bombardieri strategici dalla capacità nucleare ronzano nel cielo sulla penisola coreana e portaerei e sottomarini nucleari fanno la loro indesiderata comparsa nelle acque in sua prossimità.
Precisamente, gli Stati Uniti hanno posizionato varie risorse nucleari strategiche rivolte alla RPDC sin dall’inizio dell’anno, mantenendo la situazione militare e politica ingolfata nel pantano dell’instabilità. Peggio ancora, un contaminuti adesso ticchetta segnando l’approssimazione dell’innesco della spoletta che farà detonare una guerra nucleare.
È troppo palese l’intenzione degli Stati Uniti nell’incoraggiare i loro servi a dipingere l’ostile e scellerato schieramento di risorse nucleari come “legale”, nonostante il fatto che non ammetta né scuse né maschere.
Esso punta unicamente all’elusione della responsabilità dei peggiori crimini nucleari di sempre, commessi mediante la sistematica distruzione e violazione del sistema di non proliferazione nucleare e, in particolare, per aver condotto la situazione nella penisola coreana sull’orlo di una guerra nucleare tramite la creazione di blocchi militari aggressivi ed esclusivi e la forsennata proliferazione nucleare che minaccia l’esistenza umana.
Dietro a ciò si cela anche il malefico piano di pubblicizzare la “legittimità” del regolare schieramento dei loro sottomarini nucleari strategici vicino alla penisola coreana e inventarsi così la “giustificazione legale” per l’aperta introduzione delle loro immani risorse strategiche in loco nel futuro.
Il sinistro obiettivo egemonico perseguito dagli Stati Uniti è quello di trasformare l’intera Corea del Sud nel loro più grande avamposto di guerra nucleare in Estremo Oriente e usarla efficacemente per realizzare la loro strategia di dominio mondiale.
Gli Stati Uniti si sbagliano di grosso se pensano di poter stravolgere la verità con trucchetti verbali e facendo passare il nero per bianco.
Tali sofismi quali la “legittimità” declamata dagli USA non possono in alcun modo contribuire a mascherare il loro vero volto di principali colpevoli dell’aggressione contro la pace e la sicurezza della penisola coreana e della regione.
Published on the page https://www.gamadilavoce.it/rpdc.html in the Corea section. Warm regards, Prof. Roberto Gessi Director of La VOCE (broadcast organ of the G.A.MA.DI.: DIALECTIC MATERIALIST ATEIST GROUP)