Pyongyang, 19 maggio (KCNA) — La situazione sulla penisola coreana si sta sempre più avvicinando al punto di esplosione.
Dopo aver inscenato le esercitazioni militari congiunte più lunghe di sempre, le Freedom Shield, e le simulazioni di sbarco congiunte più grandi in assoluto, le Ssangyong, gli imperialisti americani e i fantocci guerrafondai sudcoreani continuano a svolgere esercitazioni di guerra anti-RPDC sotto diversi nomi in codice, disturbando gravemente la pace e la sicurezza nella penisola coreana e nella regione.
Il 3 aprile, allorché si svolgevano le Ssangyong, furono schierate nel Mar Orientale di Corea la portaerei nucleare Nimitz, i cacciatorpediniere Aegis Decatur e Wayne E. Meyer della Marina degli Stati Uniti, il cacciatorpediniere Umigiri delle “Forze di Autodifesa” marittime giapponesi e navi da guerra di vario tipo della Marina fantoccio sudcoreana, nel contesto di un addestramento navale congiunto al fine di familiarizzarsi col tracciamento tramite sonar e con le procedure di inseguimento e distruzione nelle condizioni simulate di un “attacco a un sottomarino nordcoreano”.
Il 5 aprile essi batterono la loro grancassa di guerra al suono della “attualizzazione della deterrenza allargata rafforzata” lanciando in volo il bombardiere strategico nucleare B-52H situato a Guam e i caccia stealth F-35A e F-35B nel cielo sopra la Corea del Sud fantoccio. Il 14 aprile, il B-52H è stato nuovamente coinvolto in un addestramento aereo congiunto.
Le esercitazioni di guerra condotte simultaneamente in cielo e in mare dal 17 al 28 aprile col coinvolgimento di ampie risorse strategiche nella prima metà di quest’anno sono state le più estese di sempre, il che ha ulteriormente aggravato la situazione nella penisola coreana e nella regione.
Schierando ogni tipo di mezzo di attacco aereo, dalla portata sufficiente per scatenare una guerra, gli imperialisti americani e le forze fantoccio sudcoreane hanno svolto il cosiddetto “addestramento congiunto di formazione aerea”. In quel periodo, si è svolta nel Mar Orientale di Corea un’esercitazione navale combinata col coinvolgimento della Marina statunitense, dei cacciatorpediniere Aegis Benfold e Athogo delle “Forze di Autodifesa” marittime giapponesi e di quelli della Marina fantoccio sudcoreana.
Ne sono seguiti un addestramento speciale di paracadutisti di alta quota con la partecipazione del comando americano per le operazioni speciali e del commando di guerra speciale dell’esercito fantoccio sudcoreano, un’esercitazione combinata di terra e un’altra di artiglieria mobile e con proiettili veri sempre di quest’ultimo. Tali incessanti esercizi di guerra hanno spinto la situazione nella penisola coreana verso una fase ancor più critica.
La campagna di pressioni militari contro la RPDC ad opera degli imperialisti americani e delle marionette sudcoreane ha assunto una natura più sfacciata e pericolosa all’insegna della “deterrenza allargata rafforzata”, propiziata dalla pubblicazione della “Dichiarazione di Washington”.
Nel contesto dei frequenti addestramenti congiunti in condizioni simulate di “infiltrazione” di sorpresa nella RPDC e sua “occupazione”, quali l'”addestramento operativo d’emergenza”, l'”esercitazione operativa speciale di neutralizzazione marittima” e l'”addestramento d’infiltrazione aviotrasportata congiunta ad alta quota”, si è data una copertura mediatica senza precedenti alla collocazione di missili aria-superficie a lungo raggio sui bombardieri strategici allo scopo di intensificare la minaccia e il ricatto nucleari contro la RPDC.
Il traditore Yun Sok Yol e i criminali militari fantoccio sudcoreani stanno giocando d’astuzia nello scenario di guerra escogitato dagli imperialisti americani.
L’11 maggio il traditore Yun, nel delirio della febbre di guerra, si è messo a strepitare impudentemente per il “rafforzamento di una deterrenza attiva e della capacità di risposta”, il “possesso di una forza schiacciante per frustrare in anticipo il nord” e la “garanzia delle capacità di spionaggio sull’intera area del nord e per un attacco di massima precisione ad alto potenziale”, parlando di “minacce nucleari e missilistiche da parte del nord” facendo passare il nero per bianco.
Il presidente fantoccio dei capi di stato maggiore congiunti sudcoreani si è messo a gironzolare come un cane per le unità sulla linea del fronte dell’esercito fantoccio allo scopo di incitare un’isteria bellica estrema, chiamando ad “annientare il nemico e concludere vittoriosamente le operazioni” e ad “assicurarsi la capacità e la disposizione che contribuiscano decisivamente alla vittoria in battaglia”.
Non va sottovalutato il fatto che gli Stati Uniti e le marionette guerrafondaie sudcoreane hanno annunciato lo svolgimento di cinque fasi dell'”addestramento congiunto e combinato di annientamento tramite artiglieria” a Pochon, nella provincia del Kyonggi, dal 25 maggio al 15 giugno.
Il cosiddetto “addestramento congiunto e combinato di annientamento tramite artiglieria”, tipica prova di guerra rivolta al nord da condursi in uno scenario di conflitto in cui le forze unite dell’esercito statunitense e di quello fantoccio sudcoreano intraprendono una “azione punitiva” contro la RPDC usando armamenti di ultimo modello nel caso in cui scoppiasse una guerra nella penisola coreana, è un’estensione seriale degli esercizi di guerra anti-RPDC lanciati dalle forze ostili verso quest’ultima all’inizio di quest’anno.
Che diamine sono questi “addestramenti di artiglieria”? Non è forse, “l’addestramento per annientare” una potenza nucleare, una completa minchiata?
Non possiamo che prendere ancor più seriamente atto del fatto che costoro si apprestano ad aprire sconsideratamente il fuoco in esercitazioni di guerra tanto pericolose che dureranno più di 20 giorni in un’area distante soltanto pochi chilometri dal nostro fronte.
Osserviamo da vicino ogni mossa militare delle forze ostili, le quali distruggono letteralmente e mettono a rischio l’ambiente di sicurezza della penisola coreana e della regione.
La farsa delle forze ostili di emendare le “linee guida per la guerra”, un sinistro progetto mirante a soffocare la RPDC con la forza delle armi, è un’altra chiara prova che la loro isteria per lo scatenamento di una guerra ha raggiunto una fase su cui non si può più sorvolare.
Choe Ju Hyon, analista di sicurezza internazionale della RPDC, commentò, in un articolo intitolato L’espansione delle esercitazioni di guerra a guida americana sono la miccia che porterà all’esplosione la situazione nella penisola coreana, che ogni Paese conduce esercitazioni militari in base al proprio diritto all’autodifesa, ma non esistono esercitazioni militari simili a quelle di guerra contro la RPDC che gli Stati Uniti e i loro vassalli svolgono per tutto l’anno, giorno dopo giorno e mese dopo mese, con il coinvolgimento di un enorme materiale bellico specificamente mirato a un Paese. «Assistendo a una situazione tanto cupa prevalere nella penisola coreana, chiunque abbia buon senso e ragionevolezza può facilmente notare chi è l’arcicriminale che aggrava le tensioni e qual è il fattore maligno che trae nubi infuocate», sottolineò l’articolo.
Alcuni analisti della situazione mondiale hanno ritenuto anch’essi che gli Stati Uniti intensificano sistematicamente le loro varie manovre provocatorie contro la RPDC e che il cocciuto ricorso di Washington a metodi di pressione e coercizione è la causa alla radice del pericolo di guerra nucleare generato dall’aggravamento delle tensioni nella penisola coreana.
Questa situazione mostra chiaramente chi è che disturba gravemente la pace e la sicurezza nella penisola coreana e nella regione.
Gli Stati Uniti e i fantocci guerrafondai sudcoreani sono destinati ad affrontare risposte speculari per la loro folle campagna di guerra nucleare.
Dotarsi di mezzi d’autodifesa più potenti per far fronte alla grave situazione prevalente e alle minacce di prospettiva è diritto legittimo di ogni Stato sovrano.
Published on the page https://www.gamadilavoce.it/rpdc.html in the Corea section. Warm regards, Prof. Roberto Gessi Director of La VOCE (broadcast organ of the G.A.MA.DI.: DIALECTIC MATERIALIST ATEIST GROUP)