Direttore Generale del Dipartimento Affari Americani del Ministero degli Esteri della RPDC rilascia dichiarazione

Kwon Jong Gun, Direttore Generale del Dipartimento Affari Americani del Ministero degli Esteri della RPDC, ha rilasciato giovedì la seguente dichiarazione alla stampa:

Gli Stati Uniti parlano molto, adesso, del dialogo tra RPDC e USA, ma in realtà inaspriscono sempre di più i loro atti ostili contro la RPDC.

Il dialogo tra RPDC e USA non si aprirà da solo, per quanto gli USA parlino continuamente, come pappagalli, di riprenderlo senza peraltro considerare alcuna proposta realistica che si conformi appieno agli interessi di ambedue le parti.

Come il compagno Presidente della Commissione Affari di Stato ha già dichiarato nel suo discorso programmatico, gli USA devono sedersi al tavolo delle trattative con un corretto metodo valutativo con la scadenza fissata per la fine dell’anno.

Anche se abbiamo in progetto di dialogare con gli USA, dobbiamo prima vedere un atteggiamento appropriato verso i negoziati da parte degli USA. I negoziati si conducono con una controparte che sappia relazionarsi in modo consono, e questi saranno possibili solo se gli USA mettono sul tavolo un’adeguata controproposta.

Nel caso gli USA intendano starsene seduti a braccia conserte come stanno facendo ora, potrebbe già bastare così. Ma se gli USA dovessero muoversi per ottenere risultati, non ci sarà tempo.

Gli USA farebbero bene a tenere a mente che i nostri ripetuti avvertimenti non sono vuote parole.

Vorrei approfittare anche per dire due parole alle autorità sudcoreane che cercano di rifarsi una verginità pubblicizzandosi come “mediatori” del dialogo tra RPDC e USA.

Le autorità sudcoreane si rivolgono oggi all’opinione pubblica come se si stesse tenendo una sorta di dialogo tra il nord ed il sud, al fine di ritagliarsi un posto al sole mentre cercano di far sentire la loro presenza prendendo parte al processo.

Come dice la parola stessa, le parti del dialogo RPDC-USA non sono altri che la RPDC e gli USA, e vista anche l’origine delle ostilità tra RPDC e gli USA, le autorità sudcoreane non hanno nulla a che spartire col dialogo.

Come tutto il mondo sa, le relazioni tra RPDC e USA stanno procedendo sulla base dei rapporti personali tra il compagno Presidente della Commissione Affari di Stato ed il Presidente degli Stati Uniti.

Se dobbiamo comunicare in qualche forma con gli USA, lo facciamo semplicemente attraverso i canali comunicativi già aperti tra la RPDC e gli USA, ed ogni negoziato, nel caso, si svolge faccia a faccia tra la RPDC e gli USA. Quindi, non c’è alcuna possibilità che qualcosa passi per le autorità sudcoreane.

Le autorità sudcoreane si stanno facendo una grande pubblicità, come se il nord ed il sud stessero intrattenendo varie forme di scambi ed incontri riservati, ma è vero l’esatto contrario.

Le autorità sudcoreane farebbero meglio a pensare agli affari interni loro.

Fonte: Ministero degli Esteri della RPDC

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